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Come Ottenere i Mutui a Cattivi Pagatori

Il mutuo a cattivi pagatori costituisce un’operazione estremamente complessa, che potrebbe andare incontro ad una probabile bocciatura. In ogni caso lo status di ‘cattivo pagatore’ (che viene assunto nel momento in cui sia stato ritardato il pagamento di una o più rate di rimborso di un finanziamento) deve risultare da apposite banche dati (quali la Crif o il Sic) a cui le banche accedono per controllare il comportamento dei richiedenti un finanziamento. Bisogna tuttavia considerare che non solo le banche possono accedere a tali consultazioni, ma gli stessi interessati, prima di procedere ad una richiesta di finanziamento possono controllare la propria situazione alla Crif. Le richieste possono essere effettuate gratuitamente (tramite l’ausilio di alcune associazioni dei consumatori, o tramite l’affiliazione ad alcuni siti), oppure a pagamento (attraverso la propria banca o agenzie specializzate), ma il costo è nell’ordine di una decina di euro massimo.

Mutuo cattivi pagatori o protestati?

Bisogna distinguere tra cattivi pagatori e protestati, ed anche se in entrambi i casi si può chiedere la cancellazione da questi speciali registri, nel caso dei cattivi pagatori c’è la possibilità di ottenere un mutuo a determinate condizioni, mentre per i protestati le banche non fanno eccezioni. La via più semplice rimane quella di far cancellare il proprio nome, che secondo il garante della privacy dovrebbe avvenire in modo automatico, una volta eliminata la causa che aveva portato all’iscrizione (avvenuto pagamento del o delle rate), entro dei termini precisi (12 mesi nel caso di una rata, o due per un ritardo inferiore ai 2 mesi, o 24 mesi nel caso di più rate o un ritardo superiore ai 2 mesi). Tuttavia spesso la cancellazione non viene effettuata. Quindi per evitare brutte sorprese, una volta controllata la propria situazione alla Crif si può richiedere la cancellazione (purché ne sussistano i presupposti) tramite i moduli messi a disposizione ad esempio da numerose associazioni dei consumatori.

Mutuo a cattivi pagatori: se i termini non sono trascorsi

Qualora non si avesse altra scelta si può cercare di ottenere un mutuo pur mantenendo lo status di cattivo pagatore, perché i termini per la cancellazione non sono ancora trascorsi, ad esempio. Per prima cosa bisogna munirsi dell’attestato dell’avvenuto pagamento, o estinzione del debito (la liberatoria della società di finanziamento). Inoltre, nel caso in cui il ritardo fosse stato causato da eventi eccezionali e non superabili (ad esempio un ricovero, o fatto comunque atto a giustificare il ritardo), bisogna presentare la documentazione comprovante tale situazione: la banca in questo solo caso potrebbe ignorare la segnalazione in Crif e procedere all’erogazione del mutuo senza particolari problematiche. Se non si dovessero verificare tali ipotesi, allora si potrà ottenere un mutuo per un importo che non può eccedere i 50 mila euro, ed anche la durata non potrà essere molto lunga (in media massimo 60 mesi). Oltre alle altre garanzie la banca potrà richiedere come ulteriori garanzie l’emissione di cambiali, che verranno stralciate mano a mano che le rate verranno rimborsate.

Un’altra soluzione è un prestito tra privati. Ovviamente non è semplice trovare qualcuno che sia disposto a concedere un finanziamento, ma si tratta comunque di un’eventualità da prendere in considerazione. In questo caso il contratto deve essere regolato da una scrittura privata, che può essere scritta basandosi si questo modello presente su Scritturaprivata.net.

I mutui a cattivi pagatori sono quindi possibili.