Lavoro

Come Scrivere un’Autocertificazione Generica

A volte è necessario stampare un’autocertificazione generica, che può essere utile per diversi scopi. Con questo tipo di documentazione si intende indicare una certificazione che si può velocemente compilare e firmare, senza che sarà mai necessario presentarla alla Pubblica Amministrazione.

Si usano i moduli dell’autocertificazione generica in una miriade di casi, tra cui quello per dichiarare la propria residenza, quello per sottolineare quale sia la propria data di nascita e il relativo luogo, quale sia la propria cittadinanza. Oltre a questi però, si ricorre all’autocertificazione generica anche per dichiarare lo stato di famiglia, il proprio titolo di studio, il godimento di diritti civili e politici, l’iscrizione ad associazioni o in albi professionali.

Collegato a quest’ultimo ambito vi sono anche l’appartenenza a ordini professionali, e la dichiarazione di qualifiche professionali. L’autocertificazione generica serve anche per sottolineare quali siano gli esami sostenuti in un determinato ambito di studio, oppure per indicare quale sia la propria situazione reddituale ed economica. Anche tutti coloro che dovranno indicare l’assolvimento di obblighi contributivi vi dovranno ricorrere, così come coloro che sono in possesso di Partita IVA e lo debbano comunicare. È necessario che anche chi voglia indicare lo stato di disoccupazione presenti l’autocertificazione, ed anche chi abbia necessità di evidenziare l’assenza di condanne penali e di provvedimenti relativi all’applicazione di misure di prevenzione, di decisioni civili e di provvedimenti fiscali registrati nel casellario giudiziale. L’autocertificazione generale serve anche per sottolineare l’assenza dello stato di liquidazione.

Tutti coloro che possiedono la cittadinanza italiana possono tranquillamente richiedere l’autocertificazione, così anche come i cittadini di nazioni che fanno parte dell’Unione Europea. Oltre a queste due categorie, anche i cittadini extracomunitari possono compilarla, ma solo coloro che risultano in possesso di regolare permesso di soggiorno.

Sono diverse le situazioni in cui è possibile utilizzare l’autocertificazione generica. Prima di tutto è possibile usufruirne nei rapporti con le Pubbliche Amministrazioni, che possono essere scuole, enti, la motorizzazione e altre istituzioni. Oltre alle PA, è possibile ricorrere all’uso di questi moduli quando ci sono rapporti tra privati. Per quanto riguarda questi ultimi però, si dovrebbe fare un discorso a sé: non tutte le persone infatti hanno l’obbligo di accettare questa autocertificazione. Quelle che preferiscono rifiutarla, dovranno richiedere una certificazione rilasciata direttamente dalla Pubblica Amministrazione. Anche i rapporti con alcune aziende possono accettare l’autocertificazione generica. In questo caso però si deve specificare che si tratta solo di aziende che gestiscono servizi pubblici, come ad esempio Poste, l’Aci, Enel.

Quando si deve utilizzare un’autocertificazione generica, c’è la possibilità di redigerne una al PC, poi stamparla e firmarla, oppure si può anche stampare un modello direttamente da qualche sito, come questo modello di autocertificazione generica su Autocertificazioni.net. In entrambi i casi basterà indicare le proprie generalità, cioè i propri dati personali, quale nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, città dove si è nati, residenza e cittadinanza, e l’ambito relativo alla documentazione, cioè lo scopo dell’autocertificazione. Infine devono essere inserite la data e la firma. Se redigerla dal nulla può risultare difficoltoso, online invece sono presenti diversi esempi scritti per le diverse occasioni, in modo che basterà semplicemente scegliere quella giusta, compilare i campi principali, cioè nome, cognome e gli altri dati personali, e firmare. È possibile inoltre scaricare il modello sia in formato PDF, oppure direttamente in formato DOC.

Quando si compila un’autocertificazione generica, spesso non è neanche necessario inserire la marca da bollo, ma se la si invia per mail a qualcuno, allora è indispensabile allegare anche la copia di un proprio documento di identità. Per quanto riguarda la firma, anche se l’ambito dell’autocertificazione dovesse essere particolarmente importante, non ‘ necessario applicarla in presenza di qualcuno.

Un dato importantissimo è la dichiarazione di eventuali informazioni false. Se queste sono presenti nell’autocertificazione, quando verranno effettuati gli appositi controlli, la persona potrà persino ricevere una sanzione, o, in alcuni casi, subire una reclusione di due anni. Questi possono addirittura salire a sei nel caso ci sia la dichiarazione di una falsa identità. Le sanzioni però saranno presenti anche nel caso in cui un dipendente della Pubblica Amministrazione si rifiuti di accettare un’autocertificazione. In tal caso, è necessario cercare di risalire al nominativo della persona che ha presentato il rifiuto, appuntarsi anche il numero di protocollo della pratica e il tipo di procedimento. Se un cittadino si trova in una situazione del genere, per richiedere la sanzione per il funzionario, dovrà anche presentare una dichiarazione scritta al pubblico ufficiale o al funzionario dell’ufficio pubblico, in cui siano presenti i dettagli relativi al fatto accaduto. Oltre a questo, dovrà anche segnalare gli estremi della pratica al Comitato Provinciale della Pubblica Amministrazione presso la Prefettura del luogo in cui è stata rifiutata l’autocertificazione e alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, precisamente al Dipartimento di Funzione Pubblica situato a Roma.