Scegliere di abitare in un condominio consente di risparmiare molte spese di gestione. Rispetto ad una casa indipendente, ad esempio una villetta o una casa a schiera, il proprietario di un appartamento in condominio divide abitualmente le spese di gestione dell’intero immobile con altri proprietari ed inquilini (spese di riscaldamento, manutenzione impianti comuni, ascensore, sorveglianza e sicurezza ecc). Il condominio ha lo stesso potere di un gruppo di acquisto. Risulta essere infatti composto da molti proprietari, ognuno dei quali ha diretto interesse a controllare le spese comuni. Gli acquisti sono effettuati su scala, beneficiando del maggiore potere contrattuale rispetto ad un singolo proprietario. Quando il condominio è gestito bene permette un risparmio del 20 o 30% sulle spese complessive di gestione rispetto al proprietario singolo. Le decisioni condominiali ed i costi di gestione sono pubblici, ogni proprietario può partecipare alle scelte e riceve copia dei verbali di assemblea e dei preventivi.
Gli svantaggi della casa in condominio
Il principale svantaggio del condominio rispetto ad un’abitazione indipendente è la mancanza di privacy. Un condominio è vissuto contemporaneamente da diverse famiglie. Inoltre, molte decisioni sono prese a maggioranza. In caso di disaccordi è necessario sottostare al volere della maggioranza dei proprietari/inquilini. Le personalizzazioni strutturali dell’appartamento sono minime e non è possibile regolare l’orario del riscaldamento nel caso in cui l’impianto sia centralizzato (ossia con caldaia unica per l’intero stabile).