Abbiamo parlato molto spesso di aziende, reti e comunità di consumatori, e quasi sempre abbiamo utilizzato il termine “complessità” per definire uno scenario che vede le aziende competere in un mercato articolato e in continuo mutamento.
Proprio per diminuire questa complessità e aiutare le imprese a intercettare le migliori opportunità di business scendono in campo i consulenti: figure a molti ignote, ma in realtà importantissimi in diverse occasioni. Parliamo di consulenti di direzione, marketing, comunicazione, servizi finanziari etc.: persone molto preparate che tra analisi di casi e sviluppo di progetti si concentrano sulle performance di ogni singola parte di un’azienda.
Il ruolo dei consulenti è molto spesso legato alle decisioni che i vertici aziendali devono prendere nella gestione di breve e di lungo termine dell’impresa, sempre più spesso è la grande competenza per settori a fare la differenza rispetto a un’organizzazione basata sui paesi di appartenenza dei clienti: in un mercato sempre più globale, infatti, ha più senso concentrarsi sui servizi offerti. A testimoniare la difficoltà di operare in questi mercati la previsione che la grande maggioranza delle importazioni mondiali avverrà in paesi collocati a oltre 5.000 km dall’Italia, le nostre imprese si trovano quindi ad operare in un mercato ormai unico.
Come rispondere a queste richieste? Il consulente è sempre più specializzato e molto spesso sono le partnership tra esperti a garantire i migliori risultati ai clienti. Le migliori realtà consulenziali prevedono quindi la costituzione di team formati ad hoc per rispondere alle esigenze delle aziende con servizi tailor made, creati cioè su misura.
Uno speciale sul tema proposto da Harvard Business Review permette di evidenziare alcuni futuri trend per questo particolare ruolo, tra questi
proporre servizi innovativi in collaborazione con altri esperti.
sviluppare una rete di competenze con Università e laboratori di ricerca per mantenere l’eccellenza e la qualità dell’offerta.
cavalcare l’innovazione ed essere preparati sulle tematiche più in voga.
essere pronti ad agire a livello internazionale.
Una laurea di tipo tecnico ed economico garantisce un vantaggio di partenza nell’accesso alle dure selezioni per l’assunzione nelle più grandi realtà di questo tipo. Esistono anche corsi di laurea molto specifici (come ad esempio il corso di ingegneria gestionale) che rappresentano percorsi elettivi per particolari tipologie di consulenza. La quotidianità del consulente è spesso faticosa e i ritmi non sono blandi, questi punti di debolezza sono però bilanciati da grandi opportunità di crescita e da un mestiere dinamico che permette di viaggiare e analizzare molte casistiche diverse e interessanti.