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Cosa Sono i Prestiti per Lavoratori Autonomi

L’esito positivo alla domanda per l’accesso al credito, solitamente è strettamente connesso alle garanzie che il richiedente riesce a fornire all’istituto di credito erogante. Come è facile immaginare, la migliore garanzia è rappresentata dalla sussistenza di un reddito mensile derivante da un contratto di lavoro a tempo indeterminato, in quanto questo è l’unico sistema che, in un certo senso, offre una serie di garanzie all’ente erogatore sull’affidabilità finanziaria dell’utente.

Insomma, presentare una busta paga sicura e regolare, in alcuni casi rappresenta l’elemento fondamentale se non addirittura indispensabile, per poter avere libero accesso al mondo del credito.

Partendo da questo presupposto, quindi, sembrano essere esclusi da tale sistema finanziario tutti coloro che non si trovano in possesso di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, come i disoccupati, i lavoratori con contratto atipico e anche i lavoratori autonomi.

Eppure la situazione non è propriamente questa, difatti esistono particolari tipologie di prestito ideate appositamente per lavoratori autonomi come commercianti, artigiani, liberi professionisti e imprenditori. Si tratta di tipologie di prestito AHoc studiate proprio sulle esigenze specifiche di questa branchia di lavoratori non dipendenti.

A differenza di altre formule in cui è il datore di lavoro, tramite cessione del quinto dello stipendio, ad onorare l‘aspettativa di rimborso dell‘ente erogante, in questo caso invece spetta ai lavoratori autonomi l’onere di dimostrare agli istituti di credito la propria affidabilità economica, la propria condizione finanziaria e il proprio reddito personale, il tutto tramite la presentazione del Modello UNICO, palesando così la propria trasparenza e la relativa mancanza di insolvenze pregresse che altrimenti inscriverebbero i lavoratori in questione nell’elenco dei cattivi pagatori o protestati.

La formula maggiormente diffusa per i lavoratori autonomi, è rappresentata dal prestito personale ed il prestito fiduciario: mediante tali soluzioni, in base al proprio reddito un lavoratore può ottenere un capitale che mediamente può arrivare a raggiungere i 50.000 euro restituibili in un massimo di 120 mensilità.