In questa guida spieghiamo come effettuare la registrazione del comodato d’uso dell’auto.
Il comodato d’uso è un particolare tipo di contratto che consiste nella possibilità per un soggetto, detto comodatario, di beneficiare del godimento di un bene di proprietà di un altro soggetto, definito comodante. Per dettagli è possibile fare riferimento a questa guida presente sul sito Ilcomodatoduso.com.
L’intestazione temporanea di un veicolo è prevista dalla legge. La legge, infatti, stabilisce che una persona fisica o giuridica può avere a disposizione, in maniera esclusiva e per un periodo di tempo superiore ai 30 giorni consecutivi, un autoveicolo, un motoveicolo o un rimorchio leggero intestato ad un’altra persona. Tra i casi in cui risulta essere possibile intestare temporaneamente un veicolo ad un’altra persona troviamo anche quello relativo al comodato d’uso gratuito auto.
Il comodato deve essere registrato presso la Motorizzazione Civile, in base a quanto stabilito dall’articolo n. 94 del Codice della Strada. La norma stabilisce infatti che gli atti, da cui derivi una variazione dell’intestatario della carta di circolazione ovvero che comportino la disponibilità del veicolo, per un periodo superiore a trenta giorni, in favore di un soggetto diverso dall’intestatario stesso, nei casi previsti dal regolamento sono dichiarati dall’avente causa, entro trenta giorni, al Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici al fine dell’annotazione sulla carta di circolazione, oltre che della registrazione nell’archivio.
La procedura da seguire per la registrazione è molto semplice, basta infatti compilare il modulo TT2119 con i dati del veicolo e delle due parti coinvolte nell’accordo. Il modulo deve essere accompagnato da un versamento da 9.00 euro sul CC 9001, per il pagamento dei diritti di motorizzazione, e da un pagamento di 16.00 euro di imposta di bollo sul CC 4028.
La registrazione del comodato d’uso auto è quindi un’operazione semplice.